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My Home!

Consolle di Ico Parisi con top di vetro fatto verniciare nel forno di un carroziere, da qui il colore Jaguar. Carta da parati di Fornasetti. Quadro di Tom Corey. Borsa in polipropilene Peggy V disegnata da me e Virginie Droulers. Aplique anni 60.

Ho passato una giornata in modo particolare, photo shoot per un articolo in uscita su Grazia.
Ma che ” f….bip…ata….bip e doppio bip”.
Insomma, che gioia.
Il giorno prima ho creato la stanza degli orrori dove ho ficcato a strati convulsi qualsiasi cosa. Sicura che nessuno sarebbe entrato. Fogli con i disegni a dita del nano vivace, un mappamondo parlante che gira rigira è sempre in mezzo al salotto, un carrello sbilenco che da anni andrebbe aggiustato e che rimane sempre nello stesso posto – ogni tanto tento la mossa del nasino di Samantha (vita da strega) nulla si aggiusta o sparisce ma compare mia suocera. Mah! E poi molto altro ancora, che galleggia imperturbabile nel caos a distanza di settimane. Non è più il mio ufficio, perchè ovviamente ho occupato anche la sedia. Ma non avevo calcolato che per fare lo scatto dell’entrata ci volesse profondità e quindi Helenio, il fotografo, mi ha chiesto gentilmente di entrare in quella stanza con la porta chiusa. Dentro di me si è scatenato un incontro di box, no non puoi, si devi, apri la porta, non la apro, cretina…Per il resto della giornata abbiamo chiaccherato, apparecchiato più volte la tavola, spostato fiori, riacchiappato mio figlio mentre al momento dello scatto sfuggiva come una lippa colpendo quasi sempre il cavalletto di Helenio e cercato di fare pace con i difetti più evidenti. Ma in fondo l’imperfezione dona. Barbara, la giornalista, ha una parlantina contagiosa e quindi senza fare una vera intervista con botta e risposta, ti ritrovi ad aver cicerato e raccontato di tutto…di tutto tutto, ma per fortuna è bravissima a farne una sintesi e raccontarti scartando le inutili frivolezze. Le riviste che io amo tanto non sono solo fonti di ispirazione ma anche giornate di lavoro di Helenio e Barbara che con cavalletto e taccuino entrano nelle case delle persone per raccontare le loro storie. Evviva la carta, stampata, strappata e stropicciata; evviva le riviste!!! Grazie Grazia!

Tende sipario in lino con pendagli fatti a mano da me ideate. Coffee table di Ron Gilad per Molteni. Serra di Tommaso Scacchi. Foto di Howard Schatz. Mobile bar acquistato da un rigattiere dipinto a mano su pergamena. Mao di marcello Reboani.

Quadro di Emilio Tadini. Piatti di Solimene, Vietri. Tovaliette all’americana in carta usa e getta di Rigadritto. Libreria confusa ma ricca di ricordi e parole. Tavoli Fontana Arte. Lampadari Foscarini.

Lampada fucsia Ikea, mensola su misura con borchie nere (altra mia creazione), quadro della prozia di qualcuno preso ad un’asta. Carrello lattementa Ikea. Foto dell’uomo ragno di Carla De Bernardi. Righe bianche e nere dipinte a mano.

I spent a special day, busy with a photo shoot for an article which is coming out in the magazine Grazia. What a “c … bip … ool … th … bip … ing … bip and double bip!!”. Well, a sheer joy! The day before I created the horror room where I had been stacking anything whatever in a feverish mood. I can assure no one would have dared get in. Some drawings on paper sheets made by the lively dwarf with his fingers, a talking globe which keeps on stubbornly standing mid in the living room, a rickety tea trolley which badly needs to be fixed, but is left in the same place anyway – I sometimes tried out the Samantha’s-little-nose move (Bewitched), and there pops up my mother-in-law! Beyond me! And many more things in addition, floating undisturbed in the general chaos even after weeks. It’s no longer my office as I’ve also occupied the chair, of course. But I had not considered that a certain depth was needed for the shoot of the entrance, so the photographer, Helenio, kindly asked me to enter that room with the door closed. A boxing match broke out inside me, No, you can’t, oh yes, you’ve got to, open the door, I won’t, you foolish thing … For the rest of the day we chatted, we set the table over and over again, moved flowers, seized my son while he was running away as quick as lightning exactly at the very time of the shoot, almost always hitting Helenio’s tripod, and we also tried to make it up with the clearest flaws. But after all imperfection is good. The journalist, Barbara, has got a glib tongue which is rather catching, so you eventually realise you’ve been speaking and chatting on any possible topics, even though a true repartee interview has never taken place. On definitely any possible topics, but luckily she is very good at epitomes, and she will tell about you ridding your talk of any useless trifles. The magazines I love so much are not only inspirational for me, they also mean hard working days by Helenio and Barbara entering the homes of the different people equipped with tripod and notebook to tell their stories. Long live the paper! printed, torn and crumpled. Long live the magazines! Thank you Grazia!

Carta da parati Frames da decorare e disegnare. Carta da parati a soffitto Osborne & Little…perchè i primi mesi si guarda solo il soffitto! Tappeto Ikea. Mensole Vertbaudet Francia. Lampada fungo comprato on-line Little Fashion Gallery. Personaggi di cartone Zoe de las Cases. Armadio di campagna di famiglia. Teste di legno appendiabiti di Rigadritto. Oblò dipinti a mano di Leone and the Gang!…Loro si affacciano nella stanza e al contempo sono un invito ad entrare nel mondo della fantasia. Lampada lego Kreaton Triennale di Milano. Elefante in gomma comprato on-line Little Fashion Gallery. Contenitori Ikea. Cane che non morde regalo di mia mamma quando ero single…Piano bancone rivestito di tessuto Liberty London.

Fotografo: Helenio Barbetta

Giornalista: Barbara Venturini Vergnano

 

13 Comments
  1. Stupendo!!

  2. Ma xche’ non lavoriamo piu’ insieme?????? Brava chicca!!

  3. Hello dear!
    Brava……chic, cool molto cool.
    Articolo super e casa molto interssante, come poteva essere diversamente dato la personalità’ della padrona di casa!!!
    Very proud of you!!
    Fai anche la mia?
    Grazie

  4. Un blog fresco, divertente e diverso. Fantastico!
    Bravissima

  5. la prozia di chi??

  6. buonasera,
    mi chiamo augusta e sono la bis nonna di oreste, il papà di alessandro, marito di chicca.
    ho 174 anni a vivo in irlanda….
    una mia amica giornalista di milano mi dice che sono raffigurata in un quadro che non conosco.
    lo rivorrei indietro.
    Potreste per favore imballarlo e spedirlo a:
    202 Chester Row Gardens, 2nd floor
    EC2W12
    Dublin

    Grazie

    Zia Augusta

  7. anch’io ho riconsociuto il quadro di tua zia!!
    è una delle naj oleari del Liechtenstein …
    simpaticissima

  8. ciao,
    complimenti davvero.
    mi piace il tuo stile.
    Idris

  9. bellissima casa
    bellissime foto
    complimenti, tanti e tutti per te
    ercolino

  10. bravissima

  11. ma quel quadro è mio!!!!!!!
    era di mia nonna!!!!
    dove l’hai comprato??
    chicca ci tengo da morire, lo rivoglio.
    Se chiamo tuo marito e mi metto d’accordo con lui?? 😉
    let me know
    cheese

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